Quando in un matrimonio si lascia spazio alla spontaneità è facile che sia bellissimo, che diventi perfetto e si trasformi in qualcosa di magico. Capita quando gli sposi si sentono leggeri pur avendo addosso la tensione di un giorno così importante.
Intensa, emozionante, intima. Ricordo così il matrimonio a Taormina di Tim e Rachel al San Domenico Palace. Un’emozione che sento ancora sulla pelle nonostante siano passati giorni, che in questa calda estate sicula mi fa amare sempre di più il mio lavoro, perché mi aiuta a conoscere persone speciali.
Oggi abbiamo la possibilità di scattare migliaia di fotografie e magari lasciarle su un hard disk. Ho chiesto a Gioacchino Bruno di parlarmi del suo archivio fotografico cartaceo e della sua importanza. Una breve testimonianza da chi ha archiviato migliaia di fotografie.
Festeggiare un matrimonio a Catania in un ambiente che rispecchia le idee degli sposi è come realizzare la propria favola, quella che si è sempre sognata da una vita. Ne ho avuto la conferma la scorsa settimana, durante il mio ultimo lavoro con Valeria e Vito.
Lavoro molto, non resto in studio come vorrei, ricevo nuovi sposi e programmo la stagione 2017 che mi ha già regalato tante belle emozioni. Fremo per scattare immagini che raccontino l’evoluzione che sto affrontando come fotografo di matrimonio e ho voglia di dare spazio agli sposi dalla grande personalità.
È domenica, uno dei giorni preferiti che sposi di ieri e di oggi scelgono per il loro matrimonio. Dovrei riposare e non pensare al lavoro. Mi rilasso sul divano, chiudo gli occhi ma la mia mente non si ferma. Immagino i diversi momenti di un matrimonio, faccio andare avanti una diapositiva dopo l’altra per ricordare le scene degli ultimi matrimoni a cui ho partecipato.