Ho sempre creduto che un fotografo di matrimonio non debba restare mai fermo in un punto. Se decide di farlo, non cresce come professionista, si ferma e questo comportamento gli crea un limite.
Un fotografo di matrimonio lavora con il tempo, lo blocca con un ricordo che crea grazie a un’immagine. Il tempo è il suo migliore amico, ma può diventare anche il suo peggior nemico se aspetta di ricevere i suoi clienti in studio, se si fossilizza in ciò che sa fare senza pensare a crescere, a sperimentare nuovi giochi di luce.
CRESCERE COME FOTOGRAFO È LAVORARE SU SE STESSI
So che non è una scelta facile, così come so che richiede molto lavoro su se stessi. Allo stesso tempo, dare importanza alla crescita personale aiuta a migliorarsi giorno dopo giorno. E se si cresce, si offre un servizio fotografico migliore anche agli sposi, che dalle immagini del loro matrimonio vogliono amore ma anche sensazioni che volano, mai banalità.
Della crescita personale come fotografo ne faccio il mio pane quotidiano ed è per questo che ho proposto a due giovani sposini di fare alcuni scatti innovativi, in cui si gioca con l’importanza dei simboli e quello che rappresentano nel nostro quotidiano.
Ho preparato un mini servizio lasciandomi trasportare dall’empatia, guardando negli occhi di Cristina e Carmelo. In loro ho visto un amore solido, pronto per il matrimonio e vivo di promesse. L’associazione alle rocce della Valle dell’Anapo è stata immediata.
SCOPRIRE LA BELLEZZA DEI SIMBOLI NELLA FOTOGRAFIA DI MATRIMONIO
È stata una piacevole scoperta: la fotografia ha agito anche attraverso simboli e riflessi. La stabilità della roccia su cui abbiamo lavorato a tre ci ha trasmesso senso di unione e forza di coppia. È stato il potere della fotografia a farci da guida. Ci ha dimostrato che molto spesso un’immagine non è bella solo se si esibisce qualcosa, ma anche se racconta un valore, comunica un messaggio. In questo caso ha comunicato amore e solidità.
Con questo esperimento ho rappresentato la forza dell’amore con uno dei simboli più belli che la natura ci offre e grazie a una roccia immortale ho ricordato a me stesso quanto vale la crescita personale di un fotografo di matrimonio.