La mia estate è sempre un vortice di impegni e lavoro. I matrimoni si susseguono di settimana e settimana e non ho il tempo per dedicarmi alle altre mie passioni, sempre legate alla fotografia. Verso novembre arriva un po’ di calma e così posso rivolgere mente e occhi verso le cose che mi circondano.
Vivo tutte le cose belle di Sortino e dintorni: la Villa Museo, l’Antiquarium, il nostro ricchissimo patrimonio ambientale e culturale che bisogna valorizzare.
COM’È NATO IL CALENDARIO 2017 …
Inizio così a pensare al calendario per l’anno nuovo. Quest’anno in particolare, dopo due uscite che hanno riscosso molto successo, ho sentito molto calore da parte della gente. Aspettava il calendario 2017. Eppure la mia sfida verso questo progetto è partita un po’ in sordina. Prima una scommessa con me stesso, poi una riconferma. Ora fa parte di Sortino e della comunità.
Se il primo anno potevo scegliere senza avere confronti, per questo calendario 2017 dovevo inventare qualcosa di nuovo, che piacesse a Sortino ma anche in tutta la Sicilia. Ho pensato a qualcosa che amo nel profondo, che sta vicino alla mia casa e che amano molti turisti che passano dalle nostre parti. Ho pensato a Pantalica.
La lampadina si è accesa quando un giorno, per caso e senza pensieri, sono uscito dallo studio fotografico per fare una passeggiata. Arrivato alla fine del corso verso il Convento dei Cappuccini mi è venuto il flash: eccola la radura verde da raccontare, ecco Pantalica. In quel momento è riaffiorata quella scintilla che arriva ogni qualvolta visito questa meravigliosa necropoli.
12 MESI DI PANTALICA
Nel progetto di 12 mesi di Pantalica ho coinvolto mio padre e dopo diversi viaggi di perlustrazione ho potuto realizzare il calendario. La montagna di Pantalica è alta circa 300 metri e si trova a 425 metri sopra il livello del mare. È una conformazione calcarea con tantissime grotte naturali e milioni di grotte artificiali. La forma della montagna è rotondeggiante, non ha spigoli mentre i lati, scavati dalle acque dei fiumi Anapo e Calcinara sono sinuosi.
Grazie alla luce e alle bellezze naturali ho potuto fotografare in diversi momenti della giornata, mattina e pomeriggio. Ho ritratto diversi monumenti della necropoli di Pantalica lasciandomi trasportare dall’emozione. Ho utilizzato i colori che avevo a disposizione per dare forma al calendario, dando più importanza al nero delle escavazioni archeologiche, delle profondità delle cave, delle spaccature delle rocce. Ho omaggiato anche il bianco e il grigio della roccia calcarea siracusana, e le tante nuvole che mi hanno fatto compagnia. E poi? Il contorno più bello è stato il verde, che nelle sue migliaia di sfumature delle piante della necropoli ha reso ogni foto più personale. Infine, ho lasciato il suo spazio al caldo azzurro del cielo siciliano, che ha così forza nel suo cuore che è impossibile non fotografarlo.
Ecco i miei colori, li ho presi in prestito dalla natura per raccontare 12 mesi di Pantalica, la più grande necropoli sicula d’Europa. 12 mesi che mi ricorderanno ogni volta che li guardo quanto io ami la mia terra.